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Perché Jorit dedica un murale alla ‘Nakba’? Dietro l’opera la storia della Palestina

Il 15 maggio 1948 la prima sconfitta dei palestinesi in una guerra che dura tutt'ora. A che punto siamo oggi?

Cosa ha ispirato Jorit nella sua ultima opera? Una parziale spiegazione è stata fornita proprio dall’artista con il post Instagram nel quale ha annunciato l’ennesimo murale capolavoro.

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Andiamo però a spiegare nel dettaglio.

Il 15 maggio 1948 è ricordato dal popolo palestinese come il giorno della ‘Nakba’, in arabo ‘catastrofe’. Una data simbolo nel conflitto arabo-israeliano perché segna la prima sconfitta dei palestinesi.

In seguito a questa vittoria decine di villaggi palestinesi vennero distrutti e circa 700mila persone furono cacciate dal territorio, costrette ad abbandonare le proprie case, diventando così profughe di guerra.

COME NASCE IL CONFLITTO TRA ISRAELIANI E PALESTINESI?

Il conflitto tra queste due popolazioni nasce con la proclamazione, il 14 maggio 1948, dello stato di Israele. Prima del ritiro delle forze britanniche sul territorio, l’Yishuv (la comunità ebraica) dichiarò l’indipendenza dello stato di Israele con l’assenso di svariati paesi, tra cui Usa e Urss. Gli Stati confinanti, che consideravano questa come un’insorgenza straniera, rifiutarono tale affronto e lo attaccarono. Il neo stato contrattaccò e riuscì a vincere contro la coalizione araba conquistando anche nuovi territori. Il popolo palestinese fu quello più colpito, oltre ad essere spodestato dalla sua terra, non fu accolto favorevolmente da diversi stati arabi limitrofi. Di conseguenza da questo momento, la data del 15 maggio viene commemorata dalla popolazione palestinese con il nome di ‘Nakba’ – la ‘catastrofe’ di un popolo.


LA TRADIZIONE DELLE CHIAVI DI CASA 
I palestinesi considerano la ‘Nakba’ come l’inizio delle loro sofferenze. Molti profughi, scampati alla morte in quegli anni, conservano la chiave della loro abitazione, che in questa giornata si tramandano di padre in figlio in modo tale da non dimenticare quanto capitato.




GLI SCONTRI DEGLI ULTIMI GIORNI 

Il conflitto arabo – israeliano si è riacceso recentemente per i molti scontri che si sono verificati nei territori contesi. I combattimenti proseguono da giorni tra Israele e gruppi armati palestinesi, in particolar modo nella Striscia di Gaza, e sono considerati i peggiori da sette anni per violenza e numero di morti. Le proteste sono iniziate a Gerusalemme per lo sfratto di alcune famiglie palestinesi nel quartiere di Sheikh Jarrah, poi sfociate in alcune manifestazioni nella simbolica Spianata delle Moschee, nella città vecchia di Gerusalemme, represse con la forza dalla polizia israeliana. L’esercito del popolo ebraico sta reprimendo duramente queste insurrezioni con dei pesanti bombardamenti, quasi tutti rivolti nell’area nord della Striscia di Gaza, la più popolata dai palestinesi. 

2021-05-15T14:08:38+02:00