Un albero portafortuna per celebrare la Expedition 36: è solo uno dei tanti rituali pre-lancio che si compiono ai Baikonur, in Kazakhstan, da dove tra 5 giorni l’astronauta italiano dell’Esa, Luca Parmitano, maggiore pilota dell’Aeronautica militare partirà verso la Stazione spaziale internazionale: resterà in orbita 6 mesi per la missione "Volare", affidatagli dall’Agenzia spaziale italiana. Parmitano e i suoi 2 colleghi: il comandante russo Fyodor Yurchikhin e l’astronauta americana Karen Nyberg stanno ultimando i preparativi in vista del loro ultimo giorno sulla Terra, prima del lancio.
"L’ultimo giorno – spiega – consisterà nello svegliarsi tutti insieme, fare colazione, tutta una serie di attività che servono a pulire eventualmente lo scafandro e renderlo sterile dopodiché lo si indossa dopodiché, vestito in una maniera molto simile a quella che vedete c’è una serie di cerimonia, un prete ortodosso che benedice la navetta, si fa lo step verso il razzo e poi l’ultimo saluto prima di entrare dentro".
In queste ore, gli astronauti hanno ispezionato e approntato la navetta Soyuz che li porterà in orbita.
Yurchikhin è un veterano, è stato nello spazio già 6 volte e ha all’attivo 5 passeggiate spaziali. L’americana Nyberg è alla sua secondo missione. Per Parmitano, invece, si tratta di un debutto assoluto. Durante la permanenza sulla Iss il nostro astronauta dovrà portare a termine diversi esperimenti, tra i quali il "green air" per studiare la combustione in orbita di biocarburanti non inquinanti.
Soprattutto, però, l’appuntamento più atteso sarà quello con le due passeggiate spaziali che Parmitano, primo astronauta italiano nella storia, effettuerà in estate. [CORRIERE NAZIONALE]
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