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La Ferrari ha affermato che non produrrà mai una macchina di colore rosa

Roma – La Ferrari, è sicuramente una delle più belle e famose macchine sportive di lusso. Ma c’è un’unica cosa che non vedrete mai uscire dalla casa Ferrari, e cioè, una macchina di colore rosa. “E’ un colore che non ha assolutamente nulla a che fare con il nostro modo di essere e vedere le […]

Roma – La Ferrari, è sicuramente una delle più belle e famose macchine sportive di lusso. Ma c’è un’unica cosa che non vedrete mai uscire dalla casa Ferrari, e cioè, una macchina di colore rosa.

“E’ un colore che non ha assolutamente nulla a che fare con il nostro modo di essere e vedere le auto sportive,” ha detto l’amministratore delegato Australiano della Ferrari, Herbert Appleroth. “Si tratta di una vera e propria regola. Niente rosa! Niente macchine alla Pokèmon!” ha continuato Appleroth.

“Ci sono tantissimi altri colori che non fanno parte del nostro DNA, anche se si tratta in realtà di bellissimi colori. Crediamo solamente, che possano essere più conformi ad altri marchi,” ha continuato Appleroth in maniera molto diplomatica. “Il colore più popolare, rimane sicuramente il rosso, anche se stiamo cercando di fornire ai nostri acquirenti quante più scelte possibili. La politica di Enzo Ferrari, è quella di non creare mai due macchine uguali, è per questo che ogni Ferrari ha la propria personalizzazione”.

Un terzo delle Ferrari del mondo sono di colore rosso, seguite poi dal grigio e dal bianco e nero, colore che Appleroth, afferma essere molto ‘in voga’ in questo momento. Ma chi sono esattamente, le persone che decidono di comprarsi queste costosissime macchine? “In realtà, il mercato delle nostre auto non è mai stato così buono come in questo ultimo periodo. All’interno del mondo Ferrari infatti, nell’ultimo anno abbiamo riscontrato una crescita nelle vendite del 48%,” ha detto Appleroth. “Forse, 10 o 15 anni fa questo tipo di auto veniva visto come qualcosa di troppo ‘snob’. Credo invece, che ai tempi d’oggi molte persone amino ricompensare sé stesse e decidono di farlo, scegliendo noi come loro ‘premio’” ha continuato l’amministratore delegato.

Fonte www.news.com.au

2017-05-18T10:54:25+02:00