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Direttore ‘Grandi Scuole’: “Con lezioni online aiutiamo studenti e famiglie”

E ai maturandi Ilario Losito consiglia: "Continuate a studiare"

MILANO – ‘Grandi Scuole’ è una scuola privata che da oltre trent’anni si occupa di preparazione e recupero di anni scolastici per ragazzi e adulti, dalla scuola media inferiore a quella superiore. La scuola propone un metodo d’insegnamento personalizzato, individuale o in piccoli gruppi. Qualsiasi sia l’indirizzo scelto, l’anno scolastico si conclude con un esame finale di idoneità o con l’esame di stato, che viene sostenuto presso un istituto statale o paritario. In questa fase di emergenza sanitaria, anche questa organizzazione del settore educativo ha dovuto adattarsi alle nuove esigenze. Diregiovani.it ha chiesto al direttore didattico Ilario Losito di raccontare se e come una trasformazione digitale sia avvenuta.

– Ci può restituire una panoramica dell’organizzazione adottata?
“Prima dell’emergenza, la nostra organizzazione garantiva i suoi servizi per un 10-15% in modalità online. Nel giro di 48 ore siamo riusciti a convertire completamente la nostra didattica per garantire ai ragazzi le lezioni a distanza. In questi giorni, e parlo anche da genitore, ci siamo ritrovati i registri elettronici dei nostri figli stracarichi di compiti e di attività assegnate dai docenti. Ma la didattica a distanza è solo in parte compiti. La nostra offerta si compone di due elementi: la didattica online, in modalità live, in cui la lezione viene erogata dal docente agli studenti, fondamentale per garantire la continuità del programma che deve proseguire; la fase successiva è in modalità offline attraverso i registri elettronici: a seguito delle lezioni noi inviamo unità didattiche e esercitazioni da svolgere in autonomia, che lo studente poi reinvierà al docente. Questa è la fase di consolidamento della preparazione”.

– Quali strumenti e piattaforme state impiegando?
“Ne stiamo usando svariate, anche perché ciascuna ha una sua peculiarità. Abbiamo un sistema interno ‘Prof online’ che si appoggia sulla piattaforma Teleskill per le lezioni live individuali. Questo strumento consente la condivisione di materiali, peraltro ha la particolarità di poter fare utilizzare a studente e docente una tavoletta di scrittura ‘wacom’ grazie a cui tutto ciò che viene scritto a penna su un foglio di carta viene visualizzato a video, come se fosse una lezione in aula, ed è molto utile ad esempio per una dimostrazione di matematica. Per le lezioni collettive e le riunioni di staff invece usiamo ‘Go to meeting’, molto intuitiva per chiunque. Tra i vantaggi di questa piattaforma c’è la possibilità di tracciare ogni attività con report giornalieri e settimanali che riepilogano collegamenti e partecipanti. Il registro elettronico ‘Classeviva’ di Spaggiari, poi, viene usato per l’appello giornaliero e per il consolidamento attraverso esercitazioni che attingiamo direttamente dalla nostra piattaforma FAD (formazione a distanza, ndr). Qui sono caricati circa 30.000 materiali didattici, 3000 mappe concettuali, 6000 videolezioni, 2000 test. “Con questa organizzazione stiamo anche aiutando i nostri studenti ad affrontare la solitudine. I ragazzi non sono abituati a questa forma di isolamento, che giustamente ci viene imposto. La loro difficoltà infatti è non avere rapporti diretti e dover accettare una forte limitazione della propria libertà. Il collegamento giornaliero risulta quindi un momento di rottura di questa routine e di confronto non solo con i docenti ma anche con i compagni di scuola. Vedo che si stanno anche divertendo e questo è fondamentale”.

– Come state gestendo invece la comunicazione con i genitori?
“Per comunicazioni veloci, di testo o video, tra tutor e studenti e tra scuola e famiglie usiamo moltissimo le chat perché le controllano molto più frequentemente del registro elettronico. Uno dei nostri punti cardine è mantenere una comunicazione altissima con le famiglie perché, in questa situazione, sono più disorientate dei ragazzi. I genitori si stanno preoccupando di seguire i propri figli ma a volte non hanno tempo perché lavorano o non conoscono proprio gli strumenti che impieghiamo. Se la preoccupazione prima era ‘mio figlio è andato a scuola?’ ora diventa ‘starà riuscendo a collegarsi e seguire tutto?’. I nostri tutor stanno svolgendo un lavoro encomiabile e sono costantemente impegnati a dare feedback in questo senso con chat, mail e contatti telefonici. I riscontri, glielo posso garantire, sono molto positivi, soprattutto per la tempestività con cui siamo intervenuti”.

– Ha dei consigli per gli studenti maturandi?
“Continuate a studiare come se niente fosse successo, dico ai nostri studenti. Dal canto nostro, non possiamo permetterci di far credere ai ragazzi che l’esame sarà rinviato o sarà più facile perché in questo momento non abbiamo ancora notizie in merito. Noi dobbiamo continuare a fare tutto così come lo avevo impostato. Questo ci tornerà utile in qualsiasi caso. Di sicuro non abbandoneremo le pratiche che stiamo adottando. Il nostro lavoro sta cambiando, anche in meglio per certi aspetti, quindi da questa crisi attingeremo buone tecniche che manterremo”.

2020-03-18T16:19:40+01:00