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Scuola, la potenza della musica per ripartire insieme

L'iniziativa dell'IC di Casteggio (Pavia)

ROMA – La musica come fonte di energia collettiva per ripartire più uniti e forti di prima. È questo il messaggio di speranza lanciato dall’iniziativa dell’IC di Casteggio (Pavia), nella regione più colpita dall’epidemia, che il prossimo lunedì 13 aprile alle 18 riunirà virtualmente le comunità cittadine del suo bacino d’utenza per trasmettere in diretta youtube un video-concerto dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado.

Questo pomeriggio l’iniziativa della scuola lombarda è stata protagonista della diretta Facebook sulla pagina del ministero dell’Istruzione, che ogni martedì e venerdì – in collaborazione con diregiovani.it – racconta le testimonianze di docenti e studenti che non si sono fermati, ma stanno continuando ad alimentare la didattica con nuove tecniche e spunti di riflessione.

Ad aprire la diretta l’intervento della dirigente scolastica Angela Sclavi, che ha raccontato come la scuola ha prontamente reagito all’interruzione della didattica in presenza, senza mai fermarsi e reinventandosi per non lasciare indietro nessuno.

“Anche la nostra scuola non si è mai fermata perché, superato il comprensibile smarrimento iniziale, ci siamo concentrati su quello che potevamo fare per raggiungere tutti gli studenti e non lasciare indietro nessuno- ha raccontato la dirigente scolastica- da subito abbiamo voluto trasmettere a tutti i bambini e i ragazzi il valore della responsabilità collettiva, l’importanza di adottare dei comportamenti corretti e di rispettare l’isolamento, perché come sapete la Lombardia è la regione più colpita d’Italia. Abbiamo fatto capire a tutti gli alunni che il futuro del Paese è nelle mani di ognuno di noi e che se tutti ci comportiamo bene, tutto andrà bene, come recitano i disegni dei bambini affissi ad ogni balcone”.

La dirigente scolastica ha poi spiegato il valore del momento musicale previsto per lunedì prossimo.

“Il nostro istituto è composto da plessi sparsi in diversi comuni, quindi su un territorio molto esteso- ha detto Angela Sclavi- e a volte facciamo fatica a trovare un senso d’identità comune del nostro istituto. Abbiamo pensato quindi a un momento musicale per coinvolgere tutta la comunità perché, soprattutto in questo momento, abbiamo estremo bisogno di unirci in un conforto collettivo, e cosa può farlo meglio della musica?”.

Proprio la musica è stata poi la vera protagonista della diretta Facebook. Prima con l’intervento di Nicolino Baldo, docente coordinatore dell’indirizzo musicale della scuola, che ha raccontato più in particolare come si sta portando avanti la didattica a distanza.

“I nostri studenti non hanno mai abbandonato la loro sincera passione per la musica e attraverso le videolezioni siamo riusciti a continuare a sentirci vicini. Era evidentissima ed emozionante la gioia dei sorrisi dei ragazzi nel rivedere le nostre facce”.

La parola è passata poi ai quattro docenti di riferimento per ognuno degli strumenti insegnati a scuola: Laura Bellini per il flauto traverso, Denis Bergonzi per la chitarra, Rosa Franciamore per il clarinetto e Gabriel Mengher per il pianoforte. Ognuno ha fatto un breve saluto, ringraziando soprattutto gli studenti, “vera anima della scuola”, per la loro passione e dedizione. Proprio loro, gli studenti e le studentesse, sono poi comparsi davanti alle webcam per esibirsi in diretta, suonando dei brevi brani con i loro rispettivi strumenti: Luigi Delbo’ il flauto traverso, Ambra Porri il clarinetto, Giovanni Vitalba la chitarra e Matteo Villani il pianoforte.
Per concludere con un prezioso messaggio di condivisione, infine, i quattro giovani musicisti si sono esibiti tutti insieme in un concerto emozionante.

“Perché la musica d’insieme- ha sottolineato il docente Gabriel Mengher- per noi significa condivisione della stessa aria che respiriamo nello stesso luogo, formando insieme un’armonia che ci unisce. A scuola non insegniamo semplicemente a suonare uno strumento, ma insegniamo ad essere un’orchestra, un team con un obiettivo comune.
Perché la scuola musicale senza la musica d’insieme sarebbe come un applauso con una sola mano”.

2020-04-10T18:32:20+02:00