hamburger menu

Coding per tutti, a lezione di programmazione su #LaScuolaNonSiFerma

Sulla pagina Facebook del ministero dell'Istruzione la diretta con Alessandro Bogliolo dell'università di Urbino

ROMA – Come utilizzare il linguaggio del pensiero computazionale, il coding, in classe e a casa, per apprendere nuove skill e per risolvere problemi dal più semplice al più complesso. Questo il tema affrontato oggi durante la diretta de la #LaScuolaNonSiFerma, l’appuntamento di ogni martedì e venerdì pomeriggio sulla pagina Facebook del ministero dell’Istruzione che, insieme a diregiovani.it, racconta come la scuola sta vivendo l’emergenza coronavirus.

Ospite della diretta il professore Alessandro Bogliolo, docente di informatica all’università di Urbino conosciuto da docenti e studenti delle scuole per i suoi progetti dove spiega il linguaggio del coding, incoraggiando studenti e docenti ad applicarlo a enigmi, giochi e sfide che accrescono le competenze di alunni, insegnanti e, perché no, anche genitori.

“Il coding fa riferimento alla programmazione di calcolatori ideali, quindi dei robot o delle macchine che rispondono ai comandi che noi gli inviamo- spiega il professore Bogliolo– il suo linguaggio è estremamente utile per arrivare alla soluzione di un problema che può essere complesso ma anche molto semplice. Ecco perché tutti possono iniziare a fare coding”.

Ma come si crea un gioco con il coding? E proprio quello che Bogliolo ha mostrato durante la diretta:

“Le cose più semplici da fare sono proprio i giochi- sottolinea il professore- il coding è sì programmazione, ma è talmente semplice da non avere prerequisiti, nemmeno di materiali”.

Ed ecco infatti che Bogliolo mostra in diretta un gioco dove la scacchiera è disegnata e le pedine sono pastelli, associando un turno ad ogni giocatore con delle specifiche mosse da fargli eseguire, e dei nomi: quello di Ada Lovelace e Charles Baggage, la prima programmatrice della storia e un matematico inglese che per primo ebbe l’idea di un calcolatore programmabile.

“Questo gioco di spostamento delle pedine è molto semplice- spiega il professore- ma partendo da questo esempio le situazioni sono infinite e possono certamente essere usate anche nella didattica, potendo coltivare la propria creatività anche da casa”.

2020-04-21T17:48:14+02:00