ROMA – Le labbra nascoste dalle mascherine ma gli occhi degli studenti e delle studentesse sorridono e parlano da soli: ‘Ce l’abbiamo fatta, nonostante tutto’. Al gel igienizzante e alla distanza di sicurezza ormai sono abituati, hanno l’ansia dell’esame ma tornare nelle aule è una grande emozione. Sono i maturandi 2020, quelli che forse più di chiunque altro, non potranno mai dimenticare questo esame di Stato cambiato in corsa a causa dell’emergenza sanitaria. Fino a poche settimane fa non sapevano nemmeno se sarebbero potuti tornare per svolgere in presenza l’unica prova rimasta: il temutissimo orale. Niente notte prima degli esami uguale per tutti, niente ‘assembramenti’ all’uscita della prove scritte, pochi abbracci e festeggiamenti. Ma le emozioni restano, resta la paura di sedersi di fronte ai commissari d’esame in mascherina e resta la gioia di chiudere un percorso, di vita più che di studio. E se dopo l’esame tutti diventano grandi, maturano appunto, loro ‘quelli della maturità 2020’ forse lo sono diventati anche prima di sostenere questo esame. Diregiovani.it questa mattina ha raccolto – fuori da 6 scuole a Roma, Milano, Napoli, Catania e Trieste.
Il racconto e le voci dei protagonisti:
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