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Roma, sul sito dell’Ic Sinopoli la sezione #andràtuttobene

Disegni e poesie per raccontare la quarantena

ROMA – Se i ragazzi non possono più ritrovarsi in un comune spazio fisico, come le aule e i corridoi della scuola, allora quello spazio diventa virtuale, per continuare a condividere storie, pensieri e disegni anche in tempi di quarantena. Così gli alunni dell’istituto comprensivo ‘Sinopoli-Ferrini’ di Roma non hanno smesso di scambiarsi disegni e poesie, ma hanno continuato a farlo sul sito della scuola, in una nuova sezione chiamata ‘Andrà tutto bene’.

“Il primo a disegnare un arcobaleno è stato Giulio, e abbiamo deciso di mettere quell’immagine così semplice ma efficace sul nostro sito. Ma subito tutti gli altri alunni della scuola si sono voluti aggiungere con altri disegni e poesie, così abbiamo deciso di dedicare un’apposita sezione del sito- racconta a Diregiovani la dirigente scolastica Annunziata Di Rosa- ogni giorno, come un dono, continuano ad arrivarci contributi dai nostri ragazzi. Questa è diventata la nostra possibilità di comunicare, il filo che ci unisce durante questa quarantena”.

Così, oltre alle informazioni di servizio e ai comunicati, il sito si è colorato dello sguardo dei bambini, che hanno rappresentato arcobaleni, medici, finestre che affacciano verso l’esterno e pianeti che sconfiggono il famigerato virus.

“La risposta dei ragazzi ha sorpreso tutti, soprattutto perché ci troviamo in un periodo non semplice, sia per loro che per genitori e docenti- prosegue Annunziata Di Rosa – la didattica a distanza è faticosa, ma si sta affermando in maniera sempre più compiuta. I docenti devono reinventarsi, rimodularsi e a volte confrontarsi con gli errori. Ma è anche emozionante sperimentare questi strumenti per la prima volta. Tutti stanno dando il massimo”.

Fino a giugno, quindi, gli alunni dell’istituto comprensivo continueranno a seguire le lezioni da casa, ma a partire da settembre i cancelli delle scuole dovrebbero riaprirsi, sempre garantendo il distanziamento sociale e la massima sicurezza sanitaria.

“Divideremo le classi in base alla capienza delle aule, se necessario anche in tre gruppi scaglionati- aggiunge la dirigente dell’istituto che conta più di 1500 alunni– ma io credo che saremo in grado di affrontare ogni situazione, basterà capire per tempo quali soluzioni adottare e preparare i ragazzi per non fargli vivere il rientro in maniera traumatica”. 

2020-04-29T10:37:29+02:00