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Trapani, concluso all’Ic Garibaldi esame di terza media

Studentesse raccontano emozioni provate

TRAPANI – Si sono conclusi ieri pomeriggio gli esami di terza media all’istituto comprensivo ‘Garibaldi-Paolo II’ di Salemi (Trapani), che ha visto protagonisti 120 studenti e studentesse alle prese con l’esposizione dei loro elaborati. I ragazzi, collegati online con il consiglio di classe, tra emozioni ed ansie, hanno affrontato il colloquio che segna il passaggio inevitabile dalla scuola secondaria di primo grado alle scuole superiori.

“Hanno fatto un ottimo lavoro- commenta il dirigente scolastico Salvino Amico- è stata una prova che ha investito la loro sfera emotiva e la preparazione acquisita in questi anni di scuola. Sono pronti per affrontare il nuovo percorso di studi che li attende. Avrebbero meritato un colloquio in presenza come sta avvenendo per gli esami di Stato, sono stati privati di quella parte di gioia condivisa in una fase adolescenziale ed evolutiva importante”.

Il rifiuto del diverso e la discriminazione nelle sue diverse forme, la condizione della donna nella storia, la Shoah e gli anni bui dell’intolleranza in Europa, il valore del tempo e la sua relatività sono stati tra gli argomenti trattati durante gli orali dagli ormai ex alunni della scuola siciliana.

“Adrenalina, emozione, ansia da primo esame- racconta Elena di III A– sono stati gli stati d’animo che ho provato. Non avrei mai pensato di sostenerlo attraverso uno schermo, come le lezioni nei mesi di Dad del resto. Ma se non fosse stato per la tecnologia, non avremmo potuto tenerci in contatto e studiare insieme”.

“Sono felice per l’esame appena superato- aggiunge Giuliana- anche se avrei voluto ritornare tra i banchi di scuola per potere salutare i miei professori ed i miei compagni”.

Anche Emanuela avrebbe preferito sostenere gli esami in presenza:

“In tutto questo periodo mi è mancato il contatto diretto con la scuola, la normalità. Ma ho provato comunque una grande gioia nell’affrontare il colloquio e concludere questa fase della mia vita”.

Le giovanissime studentesse pensano già al loro futuro:

“A settembre andrò al liceo classico- conclude Simona- poi mi iscriverò in medicina. Vorrei contribuire, un giorno, alla ricerca scientifica delle malattie più o meno diffuse”.

2020-06-23T12:53:24+02:00