Il Congresso non ha trovato un’intesa sul finanziamento della macchina statale, e subito dopo la mezzanotte è scattato il cosiddetto ‘shutdown‘, che tecnicamente rappresenta la chiusura del governo federale!
Tanto è bastato ad alimentare i sospetti che gli Stati Uniti vogliano occultare la vera natura di ISON.
C’è chi ipotizza che possa trattarsi di un “veicolo alieno” diretto verso il nostro pianeta, e chi suppone che invece si tratti del famigerato pianeta Nibiru riportato nella mitologia sumera, ormai prossimo al suo passaggio nel Sistema Solare interno.
I sospetti sono cominciati a circolare all’indomani della pubblicazione di una curiosa immagine di ISON scattata dal telescopio Hubble. La foto, quando altamente contrastata, mostra una curiosa combinazione di tre oggetti, simili ad un velivolo spaziale. [Siamo proprio sicuri che ISON sia una cometa].
Le spiegazioni ufficiali hanno chiarito dicendo che si tratta della sovrapposizione di tre immagini di ISON riprese da angolazioni diverse e con tempi di esposizioni diverse. In ogni caso, il blackout del sito della NASA ha riacceso polemiche e sospetti.
La sonda ha ripreso un piccolo punto relativamente luminoso alla prevista posizione della cometa. La chioma appare molto debole, ciò fornisce un chiaro limite alla dimensione del nucleo della cometa stessa, un indicatore chiave per la comprensione del suo comportamento.
L’immagine migliore è stata postata dall’utente akoutso su Flickr, dove è possibile vedere la cometa ISON e Marte riprese nella stessa foto.
Durante le osservazioni, il team di Remanzacco si è concentrato nello scoprire eventuali emissioni aggiuntive da parte del nucleo della cometa: “C’è stato un certo dibattito circa l’esistenza di espulsioni aggiuntive si materia osservate da alcuni osservatori”, spiega uno dei componenti del team a Universe Today.
“La nostra analisi dei dati sembra indicare che alcune segnalazioni abbiano individuato un possibile piccolo jet. L’analisi scientifica di questa cometa e della sua chioma è attualmente in corso”, conclude l’astronomo. Il team continuerà a monitorare ISON mentre si avvicina al perielio, incontro previsto per il 28 novembre. [fonte]