A dare una mano nella caccia agli esopianeti, cioè quelli situati all’esterno del nostro Sistema solare, ci pensa Kepler, la sonda della Nasa che, dal 2009, continua a scandagliare lo spazio alla ricerca di una Terra gemella alla nostra.
– AAA CERCASI NOME PER LA MISSIONE SPAZIALE
– EXCAVATOR, L’ALGORITMO CHE IDENTIFICA LE VARIANTI DEL DNA
– LA PULSAR DEL GRANCHIO CAMBIA BATTITO
– SKA, AL LAVORO LE SQUADRE PER IL PROGETTO
Il nome ufficiale italiano per la missione 42/43 che porterà a bordo della Stazione spaziale internazionale Samantha Cristoforetti lo sceglierà il grande pubblico. Chiunque, senza limiti di età, può partecipare al Call for ideas lanciato da Agenzia Spaziale Italiana, Agenzia Spaziale Europea e Aeronautica Militare. Basta proporre un nome che abbia attinenza con il volo spaziale e con i temi elencati dalla stessa astronauta italiana sul sito dell’Asi: ricerca, scoperta, scienza, tecnologia, esplorazione, ispirazione, meraviglia, avventura, viaggio, eccellenza, lavoro di squadra, umanità, entusiasmo, sogno e nutrizione. C’è tempo fino al 22 novembre.
EXCAVATOR, L’ALGORITMO CHE IDENTIFICA LE VARIANTI DEL DNA
Si chiama Excavator ed è un nuovo metodo che utilizza le tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (“Next-Generation Sequencing”) per ottenere la sequenza di un intero genoma umano in tempi molto brevi e a costi 500 volte più bassi rispetto alle precedenti tecniche di sequenziamento. L’algoritmo è stato applicato all’analisi di malattie genetiche complesse e di tumori umani e ha permesso di identificare con estrema precisione alterazioni cromosomiche potenzialmente coinvolte nell’insorgenza della condizione patologica. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Genome Biology, è stato realizzato da un team italiano di ricerca, composto da chimici, fisici, biologi e medici.
LA PULSAR DEL GRANCHIO CAMBIA BATTITO
E’ una stella minuscola formata da neutroni, misura 25 km di diametro, ma condensa una massa di circa un milione di volte quella della Terra. Ruota su se stessa 30 volte al secondo emettendo fasci di onde radio che, come un faro, producono un bagliore rilevabile dal nostro pianeta ad ogni rotazione. La pulsar del Granchio è tenuta sotto osservazione, giorno dopo giorno, da 31 anni. I ricercatori dell’Università di Manchester si sono accorti di un piccolo ma graduale cambiamento nella spaziatura tra le pulsazioni. La distanza tra coppie di bagliori sta infatti aumentando di 6 decimi di grado per secolo. Per gli scienziati è un valore inaspettatamente alto, che indica un’evoluzione più rapida del previsto della struttura del campo magnetico. Secondo gli studiosi i risultati ottenuti possono avere importanti implicazioni per la comprensione dei meccanismi di emissione e di evoluzione delle pulsar.
SKA, AL LAVORO LE SQUADRE PER IL PROGETTO
Sono pronte le squadre che lavoreranno al progetto di Ska (Square Kilometer Array), destinato a diventare il più grande e potente radiotelescopio mai costruito. Sarà formato da migliaia di antenne e milioni di ricevitori radio, distribuiti tra le regioni desertiche dell’Africa e dell’Australia, per simulare una superficie ricevente di un chilometro quadrato. Diventerà così una straordinaria arma per studiare l’evoluzione dell’Universo, la gravità e la materia oscura. La notizia è che si sono costituiti i gruppi multidisciplinari che lavoreranno per trovare le migliori soluzioni: più di 350 scienziati e ingegneri da 18 paesi, suddivisi in 11 consorzi. Questa fase durerà 3 anni, per un costo di 120 milioni di euro. Nel 2017 si terranno, invece, le gare per assegnare la costruzione.