– IL MICROSCOPIO ELETTRONICO PIU’ POTENTE D’EUROPA
– STAMINALI, 1 ITALIANO SU 2 NON SA COSA SIANO
– UN ASTEROIDE A SEI CODE
Durante la sua missione Parmitano è diventato un personaggio pubblico seguitissimo e molto amato grazie al suo blog e alla condivisione dei suoi scatti dalla cupola via Twitter. Confessa che gli piacerebbe continuare a condividere “il suo privilegio” e che la terra, vista da lontano, lo ha avvicinato a tutti. Oltre a sollecitargli qualche riflessione. L’armonia che ispira il nostro pianeta la vorrebbe rivedere anche nei comportamenti umani, sempre in un’ottica di crescita e miglioramento. E, a questo proposito, lancia un messaggio ai ragazzi, invitandoli a dedicarsi con passione ai loro studi, l’unica chiave del futuro. Guardando al mondo che verrà Parmitano invita ad investire nella tecnologia, perché il progresso è una chiave per uscire dalla crisi.
Ma intanto, cosa c’è nel futuro di Parmitano? Dopo la riabilitazione, “ci penseranno Esa, Asi ed Aeronautica. Io non mi preoccupo”. Ascoltiamo allora quale è l’auspicio del presidente dell’Asi Enrico Saggese
E’ un ecosistema conservato in maniera ottima quello che è stato rinvenuto nell’Australia nordoccidentale. La sua datazione lo fa risalire a 3,5 miliardi di anni fa. Si tratta di strutture sedimentarie indotte microbicamente, le cosiddette Miss, che si compongono di microrganismi assemblati insieme a costituire un ecosistema complesso. Non solo questi sono i Miss più antichi mai rinvenuti, ma sono talmente ben conservati da rispecchiare quella originaria. La loro scoperta è importante anche per fare un confronto con eventuali strutture omologhe su Marte, che possano testimoniare una vita extraterrestre.
IL MICROSCOPIO ELETTRONICO PIU’ POTENTE D’EUROPA
E’ il più potente microscopio elettronico d’Europa. Si chiama Arm 200 ed è interamente italiano: nasce dal progetto “Beyond-Nano” del Cnr ed è stato finanziato dal Miur. E’ il primo microscopio che opera anche a basse energie e consente lo studio di materiali soffici e strutture a base di carbonio come, ad esempio, il grafene. Questo significa che sarà in grado di osservare ciò che può essere manipolato su scala atomica nei materiali, variandone le proprietà e le funzionalità. Tra i possibili utilizzi la realizzazione di dispositivi superveloci e a basso consumo di energia, sistemi per la memorizzazione di enormi quantità di informazioni e strumenti per l’identificazione di marker biologici in quantità piccolissime di fluidi.
STAMINALI, 1 ITALIANO SU 2 NON SA COSA SIANO
Di staminali gli italiani ne sanno poco o niente. Questa è la fotografia impietosa scattata dal sondaggio da ISPO Ricerche per Assobiotec, l’Associazione per lo sviluppo delle biotecnologie. Gli intervistati mostrano di possedere poche e confuse informazioni a riguardo; le risposte relativamente a caratteristiche ed utilizzo delle staminali sono fornite, il piu’ delle volte, in modo orientativo e, spesso, risultano errate. Un italiano su due non sa proprio cosa siano, le staminali. Questo si ripercuote, ovviamente, anche sulle discussioni pubbliche di ambito etico.
UN ASTEROIDE A SEI CODE
Cometa o asteroide? Se lo sono chiesto per mesi gli scienziati, osservando P/2013 P5. E’ un corpo celeste che lascia dietro di sé non una, ma sei scie (particolare che faceva pensare a una cometa), pur avendo un’orbita che lo identificava come asteroide. Un nuovo studio ha fatto chiarezza. Si tratterebbe di un asteroide con una velocità di rotazione così elevata da averne fratturato la superficie, creando così le sei code di detriti identificate dal telescopio Hubble. Le fratture sarebbero avvenute in momenti diversi e potrebbero fornire un modello che spiega la morte degli asteroidi.