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Un solo mondo, un solo futuro, la scuola incontra la cooperazione

Sul sito web del progetto il blog con i lavori degli studenti

21 Febbraio 2016

unmondounfuturo 2ROMA – Da domani, lunedì 22 febbraio, e fino al 28, – inizierà per 5mila studenti di 500 scuole italiane ”Un solo mondo, un solo futuro”, l’iniziativa nata dall’impegno tra il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, il ministero dell”Istruzione, dell’università e della ricerca e da un consorzio di 20 Organizzazioni non governative.

L’agenzia Dire ha raggiunto Piera Gioda, coordinatrice dell’iniziativa e membro dell’Ong capofila del progetto, la Cisv (Comunità, impegno, solidarietà, volontariato). Durante questa settimana, dichiara Gioda, “raccoglieremo i frutti di un lavoro durato un anno. Non sarà una semplice celebrazione. I ragazzi hanno lavorato duro su temi di grande attualità come migrazione, spreco alimentare, economia globale, e ora sono invitati – anche assieme ai genitori – a organizzare loro stessi degli eventi di sensibilizzazione”. Si tratta quindi “di un momento forte di cittadinanza attiva, che riteniamo molto importante affinché la scuola si apra a temi attuali e che ci toccano tutti molto da vicino”. Valutazione quindi positiva sul tipo di risposta ricevuta sia da parte dei docenti, “che hanno aderito spontaneamente e gratuitamente”, che dai ragazzi, “da parte dei quali non abbiamo incontrato resistenze. Data l’età, alcuni argomenti avrebbero potuto suscitare reazioni ”di pancia” – pensiamo ad esempio alla xenofobia in materia di immigrazione – ma per andare loro incontro- ha spiegato Gioda- abbiamo usato metodi che li coinvolgessero attivamente, rispettando sempre i loro punti di vista e abbiamo insegnato loro a comunicare le proprie idee in modo sano, anche attraverso i social media”.

 In questo senso, sul sito web del progetto (www.unmondounfuturo.org) trova spazio un blog, “nel quale i ragazzi saranno invitati a pubblicare i lavori realizzati con le scuole. In quei giorni potranno quindi cimentarsi anche come ”giornalisti”, e siamo curiosi di vedere cosa ne uscirà fuori”.

 L”esperienza si ripeterà? “Si, perché dopo questo primo anno diventerà un progetto ordinario. Lo scorso anno è stato stanziato un milione di euro, una somma enorme, quindi forse più che nuove risorse sarà importante estenderlo a sempre più scuole inserendo metodologie di lavoro nuove”. L’evento fa parte della ”Settimana della cooperazione internazionale” e prevede incontri con esperti di cooperazione e giornalisti per approfondire i temi dell”immigrazione, della sovranità alimentare e dell’economica globale, poi laboratori teatrali e anche un flash mob contro lo spreco alimentare.

2016-02-21T09:02:03+01:00