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Fidel Castro, oggi la prima volta da presidente di Cuba

La cacciata del dittatore Fulgencio Batista e il “nuovo corso” raccontato per immagini

16 Febbraio 2017

Fidel CastroROMA – La lunga storia di Fidel Castro e dell’isola di Cuba, come la conosciamo oggi, ebbe inizio il 16 febbraio del 1959. Proprio in questo giorno, infatti, il Líder Máximo ottenne la presidenza del Paese. Un “premierato” giunto dopo il rovesciamento del presidente Fulgencio Batista avvenuto il 1º gennaio dello stesso anno. Fidel Castro è stato e resta, di sicuro, uno dei leader più influenti e discussi del ‘900. Alle spalle una vita fatta di guerriglia, rivoluzione e politica. La sua morte, lo scorso 25 novembre del 2016, lo ha consegnato alla storia, quella con la “S” maiuscola.

Fidel Castro, l’uomo de L’Avana

Fidel Castro è stato primo ministro di Cuba dal 16 febbraio 1959 all’abolizione della carica, avvenuta il 2 dicembre 1976. Dal giorno successivo e fino al 18 febbraio 2008 ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio di Stato e Presidente del Consiglio dei ministri. Scontato il ruolo di Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba. Il partito unico del Paese, che tuttavia non ha mai partecipato direttamente alle elezioni.

«Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni epoca e in ogni circostanza, ma mai, senza lotta, si potrà avere la libertà.»

Fidel Castro, la guerriglia

Il movimento insurrezionale che portò alla caduta del dittatore Fulgencio Batista durò dal 1953 al 1959. La Fidel Castro guerriglia fu condotta dal gruppo rivoluzionario “Movimento del 26 di luglio”. A capo del movimento, oltre a Fidel Castro, Ernesto “Che” Guevara, Raúl Castro e Camilo Cienfuegos. Dopo un brevissimo esilio in Messico il 2 dicembre 1956, con un manipolo di ottanta uomini trasportati dal piccolo yacht Granma, Fidel Castro sbarcò clandestinamente nella provincia cubana di Oriente, dove stabilì una prima base guerrigliera sulla Sierra Maestra. Tra il febbraio e il marzo 1958, grazie anche all’appoggio dei contadini, i guerriglieri aprirono due nuovi fronti nelle montagne dell’Escambray e nella Sierra Cristal. Qui si dotarono di una stazione radio, Radio Rebelde, chiamando, senza successo, la popolazione urbana allo sciopero generale insurrezionale. Il tentativo di Batista di riprendersi la Sierra Maestra, stanando i rivoluzionari con l’esercito, fallì miseramente nel 1958.

Fidel Castro, l’entrata a L’Avana

Il 7 novembre Castro e il suo Movimento lasciarono la Sierra per lanciare la campagna finale contro le truppe di Batista. La lotta armata duro poco più di un mese. I partigiani castristi riuscirono ad occupare numerosi centri urbani iniziando l’accerchiamento di Santiago. Fu questo il primo passo verso la capitale. Il vento era ormai cambiato e, il 1° gennaio 1959, Batista fu costretto a rassegnare le dimissioni. Il dittatore lasciò il Paese, e il giorno seguente le prime colonne di guerriglieri entrarono nella capitale.

2017-02-16T11:18:51+01:00