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Europa League: poker Roma in Spagna, ottavi in tasca. Fiorentina, che colpo!

Nella fredda notte spagnola, ci pensa il bomber bosniaco Dzeko a scaldare animi e cuori dei suoi tifosi

17 Febbraio 2017

punto sulla serie a punto sulla coppa italiaROMA – Colpito e affondato. Brutta fine, quella del Sottomarino Giallo, quel Villareal che, secondo molti, avrebbe dovuto o potuto impensierire la squadra di Spalletti. E invece, come il tecnico toscano chiedeva, i giallorossi la chiudono qui: gol di Emerson e tripletta del letale Dzeko, e gli spagnoli, se proprio vogliono, a Roma possono venirci in gita, nulla di più. Fa rumore anche il “2” della Fiorentina: soffre, si piega ma non si spezza, l’undici di Sousa e, quando può, graffia da far male. Con l’eurogol di Bernardeschi, che miglior regalo per i suoi 23 anni non poteva farsi, la Viola passa al Borussia Park, predisponendosi al meglio per la gara di ritorno, fra una settimana. A differenza della Roma, la questione qualificazione non è ancora conclusa, ci vorrà grinta e pazienza, ma un tassello è già andato a posto. I nostri riassunti.

Villareal-Roma= 0-4

Super Dzeko e passa la paura. Nella fredda notte spagnola, ci pensa il bomber bosniaco a scaldare animi e cuori dei suoi tifosi, giganteggiando sul match e sciogliendo la riserva in modo inequivocabile: gli ottavi sono ormai affare della Roma. La vince il bomber, la vince anche il tecnico: Spalletti aveva visto lungo; troppo ghiotta l’occasione di chiudere il conto già nell’ “Estadio de la Ceramica”, nuovo nome dato all’impianto dal gennaio scorso, in luogo dello storico ma, pare, desueto “Madrigal”. E la squadra l’ha seguito: da Emerson (autore del primo e bellissimo primo gol) a Nainggolan, tutti a cantare e a portate la croce, fino al non più molle centravanti ex City, cui spettava il compito di capitalizzare. Il ritorno (inutile) fra sette giorni, poi sarà sorteggio: alla Roma non aspettano altro.

Borussia Monchengladbach – Fiorentina =0-1

Siamo sicuri che dei numerosi doni che riceverà per il suo ventitreesimo. Federico Bernardeschi preferirà quello fatto da sé stesso: prestazione di spessore, gol strappa applausi con Borussia Park ammutolito, grossa ipoteca al passaggio del turno della sua Fiorentina. Di più, il dieci viola non poteva chiedere. Capace di far abbassare la squadra quando il ‘Gladbach picchiava duro, rapido nel far ripartire i suoi tentando, addirittura, la seconda rete: questo è il Bernardeschi che vuole Sousa, questo è quello che si è visto in Germania. Difesa accorta (Rodriguez e Astori vere e proprie garanzie) e centrocampo equilibrato, poi, le altre frecce nell’arco del portoghese; anche quel pizzico di fortuna che non guasta mai e che serve quando si mette male. Ora sotto col campionato, croce e delizia dei gigliati; ma la notizia c’è: gli ottavi sono più vicini di quanto si possa pensare.

2017-02-17T11:13:56+01:00