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Giovanni Verga, bloccata l’asta da Cristie’s

Dietro lo stop magistratura, carabinieri e ministero

5 Dicembre 2016

giovanni-vergaROMA – Nessun asta da Cristie’s Parigi per le carte di Giovanni Verga. La vendita dei documenti è stata sospesa dopo un intervento sia del ministero dei Beni culturali sia del Nucleo dei carabinieri tutela del patrimonio culturale. Sulla vicenda anche la magistratura ha aperto un’inchiesta.

Giovanni Verga, materiale autentico

Tra le “carte” che dovevano essere battute il manoscritto della Cavalleria rusticana e due lotti di lettere. Tra queste le 78 lettere inviate dallo scrittore, tra il 1880 e il 1916, ai fratelli Pietro e Mario e al nipote Giovannino. All’incanto anche altre 198 lettere di Verga ai familiari, tra cui la madre.

Dietro lo stop alla vendita una controversia di vecchia data mai chiusa. C’è il sospetto che le carte facciano parte di un lotto di documenti che nel 1928 il ministro Giuseppe Bottai affidò alla famiglia romana Perroni perché ne facesse una valutazione. Gli esperti, venendo meno al mandato ministeriale, trattennero, invece, le carte. L’intento era quello, con molta probabilità, di rivenderlo.

2016-12-05T10:27:13+01:00