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San Ignacio, il folklore musicale argentino sposa l’elettronica

Diregiovani incontra il musicista sudamericano in una delle tappe del suo tour europeo

21 Luglio 2017

NAPOLI – Ignacio Sorà questo il vero nome del musicista argentino San Ignacio. Diregiovani lo ha incontrato in una delle tappe, quella di Napoli, del lungo tour europeo per la presentazione del suo terzo album ‘Lugares Para Nadar’. Un disco dove il folklore musicale argentino sposa l’elettronica senza dimenticare le proprie origini. Origini che affondano in un terra “magica” e dalla incommensurabile bellezza naturale. Non è un caso se Ignacio ha deciso di lasciare Buenos Aires per vivere sul delta del rio Paranà. È qui che la sua musica trova spazio. E’ qui che l’antico charango andino incontra il futuro dei sintonizzatori.

San Ignacio musicista errante

Girare il mondo per promuovere la propria arte è una cosa scontata per molti artisti. Quello di San Ignacio non è però un semplice tour promozionale. L’artista argentino è giunto in Europa dopo un tour in Brasile e prima della tournée che lo riporterà nello sconfinato continente sudamericano. Il suo modo di girare le città del mondo per la promozione della sua arte appare quasi come una scusa per incontrare gente, la più diversa, e conoscere usi e costumi “altri”. Un musicista errante che, a 32 anni, guarda ancora il mondo con l’ingenua curiosità di un bambino. La sua è una musica “che mescola l’elettronica con gli strumenti e i ritmi latino americani antichi”. “Mi piace ballare e far ballare le persone”, confessa. “Il folklore argentino ha perso il senso del ballo, della festa. A noi giovani, invece, piace il folklore argentino ma ci piace anche il ballo, vogliamo divertirci”.

San Ignacio, la musica è politica

Divertirsi in strada e nelle piazze e ballare aspettando l’alba è svago che non si accompagna al disinteresseSan Ignacio e  alla superficialità. “Tutta la musica – spiega Ignacio – in un certo senso è politicizzata perché la musica permette di vedere quello che si ha dentro”. I suoi brani, esclusivamente musicali, hanno brevi inserti vocali. Voci narranti recitano piccoli brani tratti da poesie argentine “che da sempre hanno un senso politico e sociale. La poesia in Argentina fa parte della nostra vita quotidiana”.

San Ignacio, la musica come memoria storica

“La storia per noi è sempre presente, come in qualunque altra parte del mondo”. La musica diventa così memoria storica di un Paese. “Per noi la storia dei desaparecidos, ad esempio, e delle madri di Plaza de Majo è veramente presente”. Si lotta, anche con la musica, per contrastare “quello che i nuovi governi stanno tentando di fare: cancellare la loro presenza”, la nostra memoria collettiva.

2017-07-21T19:22:04+02:00