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Generic Animal: “Nel mio nuovo disco ho imparato a gestire anche il sentirsi uno di serie C”

Fuori oggi "Benevolent", quarto lavoro dell'artista classe 1995 diventato uno dei fenomeni della musica contemporanea

A due anni dal terzo disco “Presto”, Generic Animal torna oggi con “Benevolent” (La Tempesta Dischi). Una guida in musica su come “tenere a bada i propri mostri”. Dieci le tracce che si muovono, infatti, tra storie d’amore, paure, rosicate, inciampi della vita, invidia e arroganza. Tutte da esorcizzare con un atteggiamento positivo.

“Benevolent” è, così, un chiaroscuro di emozioni in cui Generic Animal, al secolo Luca Galizia, ha riposto tutto il suo vissuto, messo poi su carta tra il 2019 e il 2020.

“Di base– spiega l’artista classe 1995- i mostri da addomesticare sono sia le cose buone che le cose cattive: dal non sapere gestire l’entusiasmo e l’euforia al non riuscire a dirsi che magari uno è contento delle cose che ha fatto o che magari è contento ma nel momento sbagliato della vita degli altri. Come dire: ‘Esce il mio disco ma c’è la guerra’. Gestire quella sensazione o la delusione, l’invidia durante dei periodi dove non c’è tanto contatto umano perché c’è il Covid. Sentirsi a tratti una riserva, uno di serie C. Queste sono macro-sensazioni che nel mio cervello diventano un po’ mostri”.

Il mostro in copertina

Il biglietto da visita del disco è sicuramente la copertina: il primo piano di un kappa, un mostro della laguna “cattivo mascherato da buono e buono mascherato da cattivo”. Il senso sta tutto nel cercare di “darti una specie di facciata differente per affrontarli” quei mostri: “Il vocione, l’essere stronzi. Non che io mi senta di essere stato davvero così ma è una cosa che mi figuro sugli altri”.

Una doppia anima che è il filo conduttore dei brani, anticipati dal singolo pop-rock “Piccolo”. “A livello del suono- spiega Luca- penso sia il primo disco in cui riesco a fare una ricerca a tutto tondo un po’ personale su cosa voglio traspaia a livello di produzione. Sono partito da delle demo più solide, bozze complete e poi ho fatto una specie di lavoro ‘dalla brutta alla bella’. Ho ri-registrato tutto ma cercando di mantenere la cifra iniziale delle demo”. In generale, “è un disco ispirato a quelli che avrei voluto fare a 15 anni” ovvero “di ispirazione fine Anni 90”. 

In ogni caso, sfugge alle definizioni Generic Animal che – negli ultimi anni- è diventato un vero e proprio fenomeno della musica italiana contemporanea, raggiungendo anche il milione di stream su Spotify. In “Benevolent” Luca rompe ogni aspettativa: “È un disco liberatorio, anche per il tempo che mi sono preso per farlo e dei mezzi che ho utilizzato per farlo”. Le dieci tracce – al contrario di quelle passate impresse in uno studio milanese – sono state registrate al lago di Lecco, al Bleach Recording di Gittana.

Il tour

Ora Luca non vede l’ora di tornare sul palco: “Parto il primo aprile da Rivoli e penso andrò avanti finché non smetterò di respirare perché ne ho veramente bisogno e ho una band speciale a questo giro. Ho trovato delle persone incredibili e sono pronto a questo giro”. Le date in calendario sono: 1 aprile Rivoli (Circolo della musica), 2 aprile Bologna (Dumbo), 8 aprile Roma (Monk), 9 aprile Pisa (Lumiere) e 27 maggio Milano (Mi Ami Festival).

 
 
 
 
 
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2022-03-18T16:03:15+01:00