Roma – Ai tempi di Faber l’indie non esisteva, o forse, per dirla meglio, non si chiamava così. Certo è che Fabrizio De André ha sempre rappresentato una voce fuori dal coro e oggi – a vent’anni dalla morte del cantautore – tanti dei musicisti della scena indipendente partecipano ad uno speciale tributo intitolato ”Faber Nostrum”. Precursore, innovatore e rivoluzionario della canzone, De André continua ad essere amato ed ascoltato anche dai più giovani e a dimostrarlo sono i grandi numeri dello streaming. Nasce così l’idea di Faber Nostrum, un progetto coordinato da Massimo Bonelli di iCompany e condiviso da Fondazione Fabrizio De André Onlus in uscita il prossimo 26 aprile per Sony Music / Legacy Recordings. Sono sedici in tutto gli artisti che hanno prestato voce e musica al disco. Artù, Canova, Cimini (con Lo Stato Sociale), Colapesce, gli Ex-Otago, Fadi, Gazzelle, La Municipal, The Leading Guy, I Ministri, Motta, Pinguini Tattici Nucleari, Vasco Brondi, Willie Peyote e The Zen Circus hanno tracciato un ritratto inedito dei classici di Faber. I temi trattati nei brani sono sempre attuali e, grazie a questa iniziativa, possono raccontare il mondo di oggi attraverso interpreti contemporanei. Ad anticipare l’uscita della raccolta è la versione della “Canzone dell’amore perduto” di Colapesce: «Le canzoni di Fabrizio, questa canzone di Fabrizio (Canzone dell’amore perduto), sono di tutti, si riflettono nella vita di tutti. Parlano a tutti. E noi che le eseguiamo, quando le eseguiamo, diventiamo dei tramiti.»
https://youtu.be/iU1S6prs33gTra qualche giorno, il 15 marzo, sarà fuori “INVERNO”, nella versione speciale de’ I MINISTRI. La band meneghina posta su Instagram una foto in studio dello scorso autunno e scrive così: «Eravamo in Romagna insieme a Federico Mecozzi a registrare una canzone che finalmente venerdì prossimo potremo farvi ascoltare. Si chiama “Inverno”, la stagione che sta per finire e che tanto ha da insegnarci. L’ha scritta molti anni fa Fabrizio De André, un autore che merita ancora oggi di essere celebrato e ricordato – soprattutto perché questo Paese non ha ancora capito tutto ciò che aveva da dirci».
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E anche i Pinguini Tattici Nucleari raccontano: «Quando abbiamo iniziato a suonare insieme, una delle prime canzoni che abbiamo coverizzato è stata proprio Fiume Sand Creek. Il pezzo ci è sempre piaciuto molto fin da adolescenti, il testo ha una potenza incredibile e ti si tatua nell’anima. Riesci proprio ad immaginarti tutto: la notte, lo scontro, la morte, le lacrime. Non potevamo non rendere omaggio ad una canzone così grande». «Il progetto nasce da un’idea di Dori Ghezzi – racconta il produttore esecutivo Massimo Bonelli – anche insieme a Sony abbiamo individuato gli artisti che in questo momento rappresentano la scena musicale alternativa e attuale. Una scelta coraggiosa perché non tutti sono conosciuti al livello nazional popolare. Ognuno di loro però racconta e fotografa un momento artistico importante. E non escludo che questo tributo possa arrivare sul palco del concerto del Primo Maggio, non è certo ma ci stiamo lavorando». Fino al giorno dell’uscita, sulla landing page: https://fabernostrum.