ROMA – Per i Tso – potente band triestina che suona sludge/ rock blues/ alternative rock – è arrivato il tempo di ‘Rain’, il video estratto dal loro album di esordio In-sanity. Tso è un progetto che arriva da Trieste ed i musicisti che gli hanno dato vita sono tutt’altro che debuttanti: Andrea Abbrescia (che molti ricorderanno nei Lume assieme all’amico e concittadino Franz Valente de Il Teatro degli Orrori, ma anche negli Elbow Strike, Love in Elevator di Anna Carazzai con cui ha anche aperto per i Verdena e gli Shellac di Steve Albini che li hanno poi voluti in UK al festival “All Tomorrow Party” con Oxbow, Neurosis, Kim Deal…) alla chitarra e voce, Marco Abbrescia (Sloth Machine) al basso e Tobia Milani (Doppia Personalità) alla batteria. I brani sono stati composti da Andrea assieme al fratello Marco. Marco l’anno scorso si è laureato in contrabbasso al Conservatorio Tartini di Trieste e frequenta un master in contrabbasso al Trinity College di Londra: in sua assenza lo sostituisce Paolo Tonchella (ex Nasty Monroe).
L’album, uscito sotto l’etichetta Irma Records, storica etichetta bolognese, spiega il frontman Andrea Abbrescia “è un tso (trattamento sanitario obbligatorio) che, simbolicamente, facciamo noi alla società. Ci chiediamo: chi sono i veri matti? Quelli che impazziscono e mollano tutto o quelli che disintegrano se stessi e gli altri per rincorrere uno status, un improbabile successo?”
‘In-sanity’ è un lavoro di sei brani – tutti composti dai fratelli Andrea e Marco – che si muovono nei territori sonori di Alice in Chains e Neurosis. Oltre a questi, sullo sfondo, può emergere qualcosa degli altri ascolti massicci dei Tso: QOTSA, Nirvana, Soundgarden ed in generale il grunge anni ’90, King Crimson, il progressive anni ‘70, i Genesis, i Black Sabbath, i Led Zeppelin, i Beatles…
Tra rock blues e sludge, pescando sì da modelli di riferimento, ma con grande personalità. Un power trio di musicisti talentuosi e compatti, con la batteria che picchia, le chitarre distorte, il basso imponente, la voce grattata e urlata. In ‘In-sanity’ i testi sono costruiti non tanto come storie da raccontare quanto a flash non connessi, immagini efficaci, frasi che suonano bene (come hanno sempre fatto i Nirvana o i Verdena).
“Una certa oscurità mi viene dal disinteresse nel cercare la sicurezza che tutti vogliono. Spesso il rincorrere frenetico e sistematico degli stereotipi di questa società come casa, famiglia perfetta, soldi… diventa l’arrivismo che distrugge anche il pensiero più positivo, la costrizione che distrugge la creatività. È questa la follia vera. La musica mi ha sempre aiutato… allo stesso tempo, in un sistema dove l’arrivismo, il successo, il potere sono in prima linea, la creatività rischia di rimetterne”, commenta Andrea.
A proposito del video Damiano Tommasi, il regista, racconta come questo sia “stato girato in una fredda serata d’inverno sotto abbondanti sorsi di grappa presa a Praga, durante un tour in Est Europa. Le riprese sono fatte tutte dentro e fuori la sala prove dei TSO, quindi i rami, le foglie, gli alberi sono presi dal Carso triestino di notte sotto quella falce di luna che si intravvede. Anche lo scarafaggio è della sala prove dei TSO, mi avevano promesso che sarebbe stato facile trovare anche uno scorpione ma purtroppo non se ne son visti quella sera. Abbiamo filmato nell’oscurità con l’unica lampada flebile della sala prove, da qui il lo-fi e la forte grana nell’immagine che vuole ricreare l’inquietudine del pezzo in cui (Andrea dixit) si parla “dei demoni che ognuno ha dentro di sé, e dell’inutile giudizio che ognuno ha nei confronti dei demoni degli altri, ognuno pensi a i propri…” Quindi abbiam fatto entrare il bosco in sala prove. O uscire i TSO nel bosco”.
I Tso saranno in concerto in apertura dei newyorkesi Warrior Soul il 9 aprile a Prosecco, in provincia di Trieste mentre il disco ‘In-sanity’ è già disponibile su tutti gli store digitali.