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Disturbi e reazioni psichiche in quarantena

Per i soggetti più fragili il contesto di incertezza e preoccupazione diventano attivatori di ansie profonde che possono sfociare in diverse problematiche

Ormai da mesi l’Italia e il resto del mondo si trovano a combattere un nemico invisibile, un virus che si insinua nelle vite delle persone e che toglie il respiro, un’epidemia che oltre a danni e morti fisiche dei poveri soggetti colpiti, sta indirettamente trascinando molte persone, tra cui bambini e adolescenti, verso disturbi psichici più o meno gravi. Per i soggetti più fragili il contesto di incertezza e preoccupazione, proprio della quarantena, diventano attivatori di ansie profonde che possono sfociare in diverse problematiche. Inoltre la perdita della routine, la riduzione dei contatti sociali e il senso di coercizione contribuiscono in maniera importante all’aumento dei disagi emotivi.

Dalle richieste di aiuto e sostegno, che arrivano numerose agli esperti del settore, emergono disturbi quali ansia, insonnia, depressione, irritabilità, dipendenza tecnologica e disturbi alimentari, senza considerare tutti quei ragazzi con disturbi già conclamati e che rischiano di vivere un’acutizzazione dei sintomi. Per quanto riguarda i disturbi alimentari, la paura del contagio e la perdita di controllo ad essa legata, la convivenza forzata e la limitazione fisica rischiano di essere gestite con un aumento della restrizione alimentare o comportamenti ben più estremi volti al controllo del peso oppure con episodi di abbuffate.

Inoltre, alcuni adolescenti, in questa reclusione forzata vivono un aumento dell’irritabilità e del nervosismo determinando dinamiche familiari che gli stessi genitori faticano a gestire. Così la prima reazione diventa spesso l’isolamento, il ritiro nella propria stanza in compagnia di computer e smartphone, che può alimentare la dipendenza da dispositivi elettronici.

Infine, il malessere più forte che sembra emergere in questo tempo è l’ansia in tutte le sue forme più o meno disfunzionali. La perdita di contatto sociale, l’assenza di libertà e i continui aggiornamenti sul Covid-19 scatenano in molti angosce e paure ataviche, che insieme all’alterazione della routine possono portare a insonnia, tristezza, demotivazione, ecc. Tutta una serie di emozioni negative, quindi, che non si riescono a gestire e che fanno stare chi le vive in un continuo stato di allerta.

Ciò che si può fare per contenere ed arginare il più possibile tutte queste reazioni psichiche sono piccoli accorgimenti: non informarsi continuamente sull’andamento del virus, un TG al giorno è più che sufficiente; incrementare le videochiamate con amici e parenti dei quali sentiamo la mancanza; strutturare la giornata cercando di cadenzare le attività da svolgere cercando di alternare attività impegnative con passatempi e hobby che possano dare soddisfazione.

2020-05-14T10:59:12+02:00